Ti penso
in quest'estate calda,
avresti acceso il tuo ventilatore,
gli stessi gesti ripetuti
all'infinito,
rallentati,
alla moviola del ricordo.
Siamo esseri programmati
dicevi,
motore il cuore
quel piccolo muscolo che
può dare e togliere la vita,
l'amore il fine e l'inizio
di un tutto senza fine.
Gli stessi gesti veloci
che poi il tempo rallenta,
ma con l'amore di sempre.
Solo lo sguardo veloce volava,
dietro la tenda della finestra,
fra le strade della vita,
mi accompagnava.
Lo stesso che sento
incollato addosso,
in questa estate calda,
da togliere il fiato.