Io che trafugo
-poesia-
rimestando con mani di aria
emozioni silenti
per plasmarle di notte,
-senza mai vergognarmi-
del rossore repentino
di una Luna sapiente.
Io che guardo
oltre il muro di nubi,
eretto dal silenzio
-che tocca-
elargisco di me
fogli d'anima puri,
regalandomi sogni
che s'involano lenti
e scompaiono indenni,
sulla luce dei giorni.