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Crisma

Notte sul braccio più buio del porto.
Acque ferme in fiamme
tutto il mio raccolto,
e la ciurma cerca note ipnotiche
contro Noia occhi a serpente.
Il nostro male non è genetico,
senza nome, senza secolo.
Viene da quel pianeta,
lo intercetti? È una beffa!
Senza pensiero, senza poetica.

Siamo la controparte
segreto post-vespertino,
meta agognata dall'altra parte, il clan cretino.
Non possiamo stare a lungo
in luogo che non merita erba, né neve,
dobbiamo transumare verso l'asse del sogno
dove ci nascondiamo
e torniamo brillanti.
Senza gioie, senza pianti.

E il cuore perso sempre in un canto:
no, non è giusto, sì, ci penso io
a pulire tutto con la lingua
e dare bellezza alla bestia-
chiappe affamate: testa
viscida
entra nel pozzo
dell'anima
putrida.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 25/08/2013 14:30
    Apprezzata.. complimenti.

2 commenti:

  • Anonimo il 22/07/2010 00:30
    poesia molto forte e a tratti dura come un pugno nello stomaco, mai banale o volgare... denota grande ricerca introspettiva e una sensibilità fuori dal comune... non si può che trattenere e rileggere... un attento lettore vi si può specchiare dentro... ottima atmosfera che prende e coinvolge... complimenti molto bravo
  • Anonimo il 20/07/2010 19:24
    Forte la tua poesia.
    La trovo originale.
    Davvero bravo!


    A. R. G

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