Tocco con mano
gli interminabili silenzi
dove non c'è luce.
Nella confusione mi aggiro
nel dolore di un momento
fra cenere e sogni.
Talvolta un barlume di luce
soffoca il bisogno di parlare
e mi fermo per un attimo...
un lungo sospiro.
Senza paura
oltrepasso l'azzurro
e la mia compagna silenziosa
accarezza i sensi illudendomi
che ogni cosa sarà più piacevole.