Cammino in giro
per la mia città
e vedo il mondo aprirsi.
cammino
per la mia città
e noto: i volti,
le scarpe e l'abito
d'un contadino povero
e modesto che nulla ha capito
e nulla pretende.
Fosse mia la sua vita saprei ascoltare,
ma godo del poco tempo che mi resta
per salutarlo con aria di festa
e allegro giocondo mio viso
lo saluto con un bel inchino.