mi sono strappato il tuo corpo,
te, mi sono strappato.
mi sono piegato e plasmato
e ho posseduto le tue piaghe,
mille volte ti ho uccisa,
e tu, a me:
mi sono risvegliato sui tuoi fianchi,
e siamo poi partiti,
per niente.
ci siamo tagliuzzati le carni e i gomiti,
e i denti li abbiamo staccati gridando.
ma poi ho guardato i tuoi occhi,
i tuoi occhietti neri,
ed ho capito che non eri tu lo squarcio,
ma io: