Smettila di parlare se devi dir cazzate
prima dicevi no e poi hai detto si
m'hai dato della matta e paranoica
ed io ti ho dato anche ragione ed occasione
Aprivo gli occhi ogni mattina
e c'èra un buco tra te e me
futilità dicevi tu, cose non belle
si può evitar di dirle senza inganno
ma matto eri tu a non dirmelo per tanto
e dovevo ritrovare quella fede nel ventre
delle tue omissioni
vivevo dentro un'ansia che avevi costruito tu
sulle macerie mie dei miei castelli vecchi
ma l'alitare mio sul collo tuo lo rifuggivi
menando di esser vittima del mio passato
Perdono tu mi chiedi come un clichè consunto
perdono chiedilo a te stesso se ti trovi
se di onestà ti puoi vantar davanti a me
con tutti quei gemelli che ho incontrato
ma matto eri tu a non dirmelo per tanto
e dovevo ritrovare quella fede nel ventre
delle tue omissioni
Mi dici pure che ho la gomma facile e veloce
da cancellare in un momento il nostro sentimento
e tu da scalpellino hai lavorato in ombra al tuo declino
credendo di poter senza ritegno usare i giorni nostri
Come si fa a ritrovar la strada persa
a riempir d'acqua un vaso rotto ed incollato
a dare un bacio a chi ti ha beffeggiato
e tutto il tempo nei miei occhi si è specchiato
ma matta ero io a non dirmelo per tanto
e dovevo ritrovare quella fede nel ventre
delle omissioni tue