Vola tra l’azzurro cielo,
spiega le ali alle correnti,
danza nel vuoto sospeso.
Leggero, leggero, leggero,
picchia a capo chino,
nel serrare le ali verso il mare.
Veloce, veloce, veloce,
sino ad un palmo dall’acqua,
vira sfiorandone la superficie,
si innalza verso il sole,
sempre più in alto,
oltre le nuvole.
Vola, vola, vola,
scompare e riappare,
ora nel sole come tatuatovi,
poi di colpo si arresta,
si lascia nuovamente portare,
ad ali spiegate oltre il colle.
Dolce, dolce, dolce,
dal mare, alla campagna,
dall’azzurro marino,
al verde dei campi
e scompare.
Un'apparizione,
uno spettacolo,
poi l’uscita dal palco,
tra plausi e meraviglia,
veloce, forte, inarrestabile.