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E tu le chiami... rughe

Mani belle, mani adorate,
profumate dall'onesto lavoro,
già dedite a cullare
e sollevar bambini,
a tergere amati lenzuolini...
Mani solcate dal vomere del tempo
e del duro quotidiano;
quei solchi,
non chiamarli rughe:
son letti di fiumi
che hanno percorso
la forte tua vita,
fiumi di limpida acqua,
profusa a piene mani, generose,
sempre pronte a donare,
e mai protese a richiesta alcuna.
Mani segnate
dalle cicatrici della vita,
ma tu
ti ostini a chiamarle... rughe.
Così sia:
evviva, dunque,
le tue mani non più vellutate;
onore alle tue rughe d'amore,
rughe di donna sorridente e pura.

 

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3 commenti:

  • - Giama - il 11/08/2010 18:39
    poseia molto bella e veramente ben scritta; mi piace la scelta del tempo.

    ciao Giacomo
  • Anonimo il 09/08/2010 12:33
    Giustissime parole!
    Immagini delicate!
    Bravo!


    A. R. G
  • anna rita pincopallo il 09/08/2010 11:33
    BELLA MOLTO DOLCE PIACIUTISSIMA

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