Pensavo a te, quando il cielo
azzurrava le nubi, e le rondini
con versi incomprensibili
gridavano le ragioni dell'esser,
spicchio di poesia, nel grigiore della vita.
Un delicato raggio di sole,
raggiunse l'iris che nell'ombra
immaginava i futuri petali
ed il profumo col quale
gli insetti presso di sé
avrebbe attratto.
O dolcissimo amor mio,
delle tante lacrime celate,
quante saranno le mie carezze
che sulle tue guance si poseranno
e i colori dell'iris faranno fiorire.