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Ottanta

correndo la strada a me dinanzi,
al fuggir serale delle luci e dei lampioni
approssimandosi quasi ebbra, poc'anzi,
prima lontana, avanzando a carponi,
poi accelerando il passo, quasi a balzi,
fino ad infittire le luci di notte come ai fianchi quei covoni di grano,

pensarli adagiati sotto quel sole e quel cielo, ov' immaginar noi scalzi,
sentendo davvero la terra sotto i piedi ed i talloni,
i nostri cuori nel petto e nei polsi,
ed i nostri sguardi, l'uno rivolto all'altro, proni,
su d'una terra profumar di nuvole, e di nuove emozioni...

 

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5 commenti:

  • claudia checchi il 16/08/2010 18:23
    Su di una terra profumata di nuvole.. parole incantevoli... ciao cal..
    claudia..
  • Manuela Magi il 16/08/2010 17:58
    Splendida.
    Un susseguirsi di sensazioni profumate d'estate.
    Domani probabilmente la tua poesia avrà come titolo Ottantuno e sarà il tuo compleanno... Auguri!!!!!
  • Anonimo il 16/08/2010 16:23
    UN CRESCENDO DI SENSAZIONI CHE LASCIA SENZA FIATO BELLA MOLTO PARTICOLARE LA SUA MUSICALITA' CHE ARRICCHISCE LA LETTURA.
    B. B.
  • loretta margherita citarei il 16/08/2010 16:08
    direi che è stupenda uno stile particolare hai, lirica apprezzata
  • tania rybak il 16/08/2010 15:35
    bella e particolare, la vita descritta con una freschezza di cuore quasi di un bambino, che assapora tutte la sue sfumatture genuine, "scalzo", imparando a camminare piano piano, avicinandosi sempre di più alla strada e alla luce che la vita offre, cercando di assumerisi la responsabilità e la spiensieratezza nello stesso tempo, complimenti