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Emofobia

Cancellarmi il Rosso dagli occhi: annullarmi
dalla percezione ogni sfumatura di colore del sangue.
Non è bastato per sfuggirne al terrore.

Non è bastato camminare tra corpi lacerati
senza vederne i lamenti
ed io stessa ignorarmi le ferite fino al pallore.

Mi succede che passeggio nei boschi
senza scoprire né fragole né ciliegie
e non so più cogliere le tonalità intense di un tramonto.

Mi succede di non chiudere gli occhi
mentre davanti a me si svenano i vivi e i sogni
ed ho imparato a soffocare le fitte d'ansia.

Ma non è bastato fare finta di niente.
Non è servito mascherarne l'aspetto,
occultarne l'orrore, seppellirne l'effetto.

Ora arrampico in roseti dai petali incolore;
gli aculei delle spine m'appendono a brandelli le labbra.
Del sangue riesco ancora a sentirne il sapore.

 

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2 commenti:

  • Giuseppe Amato il 02/01/2011 19:57
    Se esistesse un pianoforte con i tasti colorati non suonerei mai il rosso, troppi ricordi di sangue!! La mia musica suona solo colori tenui, accordi tenuti insieme da un legame di tempo... non voglio resuscitare i ricordi del rosso, neppure spigolando fragole e ciliegie.
    Per non soffrire oggi i miei roseti sono solo di rose bianche... ma non riconosco la differenza delle spine.. mi rimane il sapore di una goccia di sangue
  • vincent corbo il 16/08/2010 19:42
    Stranissima quest'opera anche se molto affascinante. Non capita tutti i giorni leggere composizioni così curiose.

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