ho visto la felicità e non la stavo cercando.
Me ne andavo perso tra gli angusti e maleodoranti vicoli della mia città dove il sole non viene mai a far visita alla miseria
dove tra lastricati sudici e volti disperati ti accorgi cosa vuol dire povertà.
Ma è li che ho visto la felicità, in una casa piccola e spoglia
illuminata da una sola, calda e traballante lampadina
dove quei piccoli giocavano felici con la scatola dei giocattoli vuota e con i sorrisi pieni, ubriachi d'infanzia e di spensieratezza
regalando serenità a chi come me gettava l'occhio dentro quella finestra.
Poi ho pensato al mio quartiere fatto di grandi e malinconiche case
colme di neon e d'ipocrisia poggiate su meravigliose zolle erbose,
ma era un immagine triste e in fretta e ho lasciato che navigasse via.