Mi riparo
dal tuo vento gelido
che avanza e mi invade.
Me ve vado
dal tuo terreno arido
e desolato
dove i fiori muoiono.
Scappo dalle tue parole di pietra
che mi si scagliano addosso.
Dentro di me
muri e fortezze
ti terranno lontano.
Vado via,
dal tuo odore,
dalla tua voce che echeggia;
via dalle tue mani possenti
che potrebbero afferrarmi l’anima;
via dai tuoi occhi
per paura di scivolarci dentro
e non riuscire più a uscire da te.