Pervade il mio languire muto
quest'erba secca di sole
ormai ventoso
declino d'una estate
inerme
Osando ancor pensare
alla linfa
e al suo
color del cremisi
osservo il sublime
orrorifico gesto
di cocciniglia
poderoso ventre
cibar se stessa
nel delitto verde
e la sua morte
donare poi
alla nostra
bocca
Come l'amor
che sugge l'anima
con l'anima
causandone rossa
la sua morte
Due forze
uguali
s'annulleranno sempre
per propria volontà
o per follia
Di me
supina
disposta a questo
encomio
a fatica
sorretta
dal filo dei ricordi
vedo
dipinte e ferme
sul velo della mia
acqua
pietre focaie
e stormi
di nuvole.