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Che bel mondo!
Il mondo sarebbe più bello
se queste persone che adesso
man mano mi accingo a elencare
non fossero nate giammai,
oppure lontano da noi
avessero giusta dimora;
son molte e di certo assai note,
ma poche qui vado a trattare.
Io parlo di quei confinanti,
da sempre oltremodo pignoli:
se tocchi una foglia od un ramo
che sono di lor proprietà,
o un piccolo danno tu arrechi,
son svelti ad armarsi e far guerra
a base di carte e avvocati;
di chi litigioso e ancor più,
mai pronto a pagare alcunché,
purtroppo condomino t'è,
ti toglie il sorriso e il saluto,
credendo di darti dolore,
ma immenso favore ti fa;
e pure di quell'intrigante
collega nel duro lavoro,
che sempre su tutto ha da dire,
perfetto si crede e il migliore,
ma pace non ha dentro il cuore
e inquieto tu spesso lo vedi;
di quelli che mai hanno torto
e sono convinti davvero
di stare lor sempre nel giusto
ed alzan decisi la voce
se son contraddetti dagli altri,
seguendo la legge da giungla
che dà ai prepotenti ragione;
dei tecnici addetti alle luci
di tutte le televisioni,
che usano i lor riflettori
a mo' di pistole e di mitra,
addosso ti sparano, e gli occhi
ti mandano in tilt ogni volta
che guardi le loro bravate;
di quelle persone che sempre
ti sono vissute alle spalle
e poi se un bel giorno lasciate
tu l'hai per un attimo solo
ti fanno sapere che mai
del bene già loro facesti.
Poi parlo (e sarete contenti)
dei marci, sfacciati elementi
che politicanti son detti,
che badano solo agli affari,
ma non della nostra nazione,
bensì della loro magione
e rubano e rubano sempre
e poi ci rimetton le penne,
con nostro stragrande piacere.
Ed ora concludere voglio
con quelle persone funeste,
che stretti parenti ci sono,
e sempre per qualche interesse
ci tolgon la pace dal cuore,
ed anche se molte ricchezze
dividere insieme potremmo,
c'è sempre qualcuno più "furbo"
che a tutti combina dei guai.
Or termino proprio davvero
perché qui finire è ben giusto;
non voglio allungare l'elenco,
che molto più spazio terrebbe,
ma noia potrebbe causare,
e tempo non devo sprecare
per gente ch'è meglio ignorare.
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