Camminare a piedi nudi sull'asfalto
dove dormono
di nascosto
i fiori
in questa notte di luna nell'universo
fra le moltitudini
le tue mani che intrecciano mani
il signor Grieg sulla panchina come letto
e quel grammofono
lontano
che suona
ho visto le stelle tacere
le verità profonde di noi
tutte le nostre meschine povertà
ora che è già domani
ed ogni grano di nuovo matura
e torna col sole l'inverno
e le foglie strette si stringono
camminare si
con il vino azzurro nelle vene
il silenzio ottuso di Dio
i ricordi e le macchine nel vento
potrei fermarmi nel tempo
forse
e regalarti cento rose rosse
e lanciarmi sulla spiaggia come mare
quel rapido sorriso sulle labbra
eterno
solo
come solo l'amore dei folli
potrei salvarmi si
some si salvano i pazzi gridando
le nuvole sperdute nel cielo
come si salva il raggio nel buio
senza sapere niente
senza capire
camminando a piedi nudi sull'asfalto
per una distanza
una solitudine nell'alba della vita
come voltarsi a salutare un amico
che un giorno non avrai più.