La fioritura del rosso
cosparge lenzuola
bianche di neve
Secca è la pace
senza il sale degl'occhi
La saliva
non assaggia
il sapore del ferro
Son sature le stanze
di silenzio copioso
ampio come un cerchio misterioso
Sospesi sono i minuti e le ore
in un gioco di inchini
statuario e perfetto
Lei è distesa
dal pallore rapita
nei tratti trasfigurata
Smunta
e nei capelli
scompigliata
Lei c'era
lì dentro
L'abbiamo vista
arrossare le labbra e inumidirle
sorridere e stupirsi di stupore
Riempirci sguardi con i suoi
di meraviglia colmi
L'abbiamo
avuta
calda
nel petto e
tra le ciglia
L'abbiamo amata
come solo l'Amore
si ama
L'Abbiamo... perduta?
Dormirà forse
ancora e ancora?
Le lancette
prenderanno coscienza
e il tumultuoso vivere
la renderà
ricordo.