La terra sotto i piedi non c'è,
scavo, scavo, scavo dentro di me.
Estraggo centinaia di chili
di materia vuota.
Ho questa cavità vuota.
Ho paura di me stesso,
di decisioni frettolose,
di incomprensioni tra la mia mente ed il mio animo.
Svuoto, svuoto, svuoto
la mia cavità,
blocchi di cemento armato nascono
in questo momento della mia vita.
Vuoto sono vuoto,
mi stritolo e mi soffoco
per non dover ascoltare
il vuoto della mia voce.
Voglio avvelenare questi giorni,
voglio spazzare quel vuoto
che ho negli occhi dentro il mio sguardo.
Voglio averti,
voglio che la mia voce parli di te.
Voglio riempire il mio vuoto,
voglio spargerti dentro;
voglio spruzzare amore;
voglio cantare
con testi dei nostri ricordi;
voglio cantare
su note nate dai tuoi respiri;
voglio cantare
con strumenti costruiti con la tua essenza;
voglio cantare tutta la mia vita
te.
Ho sempre sognato ed oggi continuo,
consapevole
che uno dei miei sogni si è realizzato,
tu.
Se i miei sogni cantassero
canterebbero
con strumenti creati dalla tua essenza;
su note natedai tuoi respiri
con testi dei nostri ricordi.