Con la penna tracciavo il tuo profilo
ti cercavo dentro le rime del mio tempo,
nelle scritte cubitali sul dorso del vocabolario
di latino,
nella chitarra scordata di un mondo poco attento,
dentro l'urlo di protesta di una canzone,
nello strappo dei jeans e di una generazione,
nell'ansia di un futuro in fondo a un vicolo cieco,
nelle regole che tiravano come cucitura di sbieco,
nelle imposizioni come figlie di superstizioni,
nelle solite rotture di... espressioni.
Poi ti vedo arrivare,
ciuffo sugli occhi, camminata strana,
mi chiedi i soldi per il fine settimana,
per quella crema per i brufoli
e per il pieno e ad ogni richiesta
sbuffi come un treno.
Ribellione, opposizione, contestazione,
innovazione?
Nulla di nuovo...
l'adolescenza!