Penso che morire sia come un parto,
quando l'anima abbandona il corpo
ma al vagito si sovrappone il silenzio,
ai sorrisi i pianti,
ai colori il nero,
il dolore alla gioia
e quell'abbraccio che cerchi come rifugio,
da cui non vorresti uscire più.
L'ho vista negli occhi arrivare
e portarti via,
ho sentito il suo passo attraverso
la porta chiusa,
con la fronte imperlata di sudore
ed il pallore della sua presenza,
non ho avuto il coraggio di affrontarla
avrei voluto rincorrerla per strapparle
quel suo sorriso beffardo,
per riprenderti con me,
ma ho capito che tu ormai non avevi più paura.
Sono rimasta in silenzio,
ad ascoltare il ticchettio delle lancette
mentre le tue mani fredde stringevano
un segreto, sulla maglia nera.
Forse è la vita
che ci fa paura.