Ombre calano sui tuoi occhi,
il cieo fugge sopra di te;
stagioni si alterano, si superano.
Soli muoiono e risorgono,
mentre nuvole danzano scure
su un orizzonte che sembra infinito.
Mi manchi
e nel mio cielo
quelle nuvole disegnano il tuo volto,
i fiori profumano di te,
attraverso le onde del mare mi guardi.
Mi manchi
e tutto scorre,
perso in echi dal sapore vago,
inafferrabili, lontani,
come la tua melodiosa voce.
Mi manchi
e il tuo canto
giunge al mio cuore
da terre così lontane
che non riesco neppure a immaginarle.
Mi manchi,
e anche se so
che mai più potrò rivederti,
la mia anima grida al mondo
il muto bruciare della disperazione.