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Zena

propaggini montuose
tuffate a precipizio
nel tormentato litorale Ligustico
brani di Appennino
frantumati
strappati dalle intemperie
trascinati
da bizzosi torrenti
si rovesciano inarrestabili
tra irrequieti flutti
e, sotto mentite spoglie
s'atteggiano
a sassose spiagge
per dare precari approdi
a queste genti
temprate dal sole
e dagli adepti di messer Eolo
che s'insinuano, levigandoli
tra secolari intarsi marmorei
che s'animano
di mendaci figure
quando le ombre serali avvolgono
i caruggi del centro storico
disseminato
di guardinghe edicole votive
e fondi
tenutari di avversati mercimoni
vecchi come il mondo
di tradizioni
che han fatto di questo agglomerato urbano
un'ineguagliabile
cardine marittimo del mondo di ieri
oggi, forse

 

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6 commenti:

  • ignazio de michele il 09/10/2010 09:20
    figurati, critica accettata ma le montuosità ligustiche, specie nel levantino, hanno questa caratteristica. ciao e grazie
  • Anonimo il 09/10/2010 06:48
    ah... e in quanto a propaggine... sorry...
  • loretta margherita citarei il 27/09/2010 05:47
    fluidi versi di bellissimi, encandada senor
  • ignazio de michele il 26/09/2010 23:06
    un ossequioso ringraziamento alla signora Flò, mentre alla cortese Lucia, un sincero invito a consultare uno di quei -tomi- chiamati vocabolari. buona serata ad entrambe
  • Anonimo il 26/09/2010 22:43
    -propaggine- è esatto con due -g-
    bellissima la tua ZENA...
  • Anonimo il 26/09/2010 22:24
    ma... propagine non si scrive con una solo g???

    o forse ... no... boh!
    controllare, please!

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