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Incerta

Sono tempesta,
mare che sferza,
-languore e brama di muscoli tesi-
Groviglio di onde
che dalle viscere sale,
riuniti a vortice
in un mulinello,
-carne su carne che s'attorciglia-
e forza che alza
muri e colonne d'acqua.

-E manco son certa
se ancora ti voglio,
o voglia soltanto
quello che c'era. -

Con il vento dei folli
mescolo il cielo alla terra.

Mi credo Nettuno,
e quasi ti sfioro,
mi credo Nessuno,
se non ti stringo.
Incerta.

 

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2 commenti:

  • loretta margherita citarei il 28/09/2010 06:18
    molto bella nelle metafore marine piaciuta
  • Aedo il 27/09/2010 23:57
    Immagini suggestive ed emozioni personali si combinano bene nella tua bella poesia.
    Ignazio

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