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Incubi

Notte insonne,
presa da un vortice di ombre
che senza tregua si avvicinano a me
con una macabra danza,
mi avvolgono con le loro lunghe braccia,
dandomi un forte senso di soffocamento.
Sudore freddo imperla il mio corpo
ed io immobile tremo di paura,
in attesa di digerire
la favolosa coda alla vaccinara
che stasera ho mangiato.

 

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0 recensioni:

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19 commenti:

  • Verdiana Maggiorelli il 29/09/2010 21:30
    Bella virata imprevista. Complimenti.
  • Mario Olimpieri il 29/09/2010 11:49
    Poesia ad effetto e molto spiritosa; comunque questi sono gli incubi migliori e passeggeri: basta un po' di dieta e tutto passa.
  • ELISA DURANTE il 28/09/2010 18:08
    Sei tremenda... anche stavolta avevo creduto in una poesia aggrovigliabudella, in senso di filosofica e seriosa. Ho abboccato in pieno bravissima.
  • Auro Lezzi il 28/09/2010 17:21
    So altre code quelle dannate e pericolose.. Sempre sfiziosa tu e la tua poesia.
  • Vincenzo Capitanucci il 28/09/2010 16:28
    Moto bella Annarita... chissà se Sabrina...è ancora sul sito... o forse me la sono sognata...

    LA CODA ALLA VACCINARA


    Ner Rione Regola, tra li vaccinari
    ner core antico dela Roma ricca
    'n mezzo a li palazzi centenari
    è nata 'na ricetta ch'è 'na "chicca".

    La coda fin dai tempi... era la cosa
    che distingueva 'a bestia dar cristiano
    doppo avella assaggiata, 'a sora sposa,
    capì che er bono... nun è solo umano!

    Se prima è stato 'n piatto popolano
    riservato a' classe macellaria
    da quarche tempo, sembrerà 'n po' strano...
    è 'r fiore all'occhiello dela culinaria!

    -Pija 'n par de chili de coda de vitella
    metti l'ojo ner coccio dela nonna
    si nun ce l'hai... vabbene 'na padella
    fai colori' mezza cipolla bionna

    butta la coda quanno s'è appassita
    rosola tutto a foco moderato
    sfuma cor vino (abbasteno du' dita)
    er sellero lo metti sminuzzato

    er pommidoro... mejo la passata
    sale, peperoncino (in abbondanza)
    fai coce fino a quanno è spappolata...
    ...è na ricetta pe' riempi' la panza!

    poesia di Sabrina Balbinetti

    Roma 03/08/2008
  • Hamid Misk il 28/09/2010 16:14
    Capitano le notte insonne.
    fa ridere. Ma le insonnie sono brutte perché ti tengono sveglio e contatto con il silenzio e il dolore.
    ciao bei versi
  • rea pasquale il 28/09/2010 16:04
    carina e divertente.
    Brava
  • loretta margherita citarei il 28/09/2010 15:58
    ps:io ho gli incubi, perchè mi sogno di mangiare cibi sfiziosi che le mie ulcere non mi consento, come vedi il mio è canone inverso al tuo.
  • loretta margherita citarei il 28/09/2010 15:57
    e te pare che non c'era la tua ironia, dio ti benedica, mi hai fatto sorridere!
  • karen tognini il 28/09/2010 15:30
    Succede anche a me... mannaggia la gola!.. però questa specialità non l'ho mai mangiata!
  • angela ambrosini il 28/09/2010 15:15
    ironica simpatica molto apprezzata
  • Giacomo Scimonelli il 28/09/2010 15:05
    bella...
  • Anonimo il 28/09/2010 12:43
    La coda alla vaccinara è popo bbbooooona! Io sono un esperto di incubi visto che cmq devo farne uno a notte se no, non ci si sente abbastanza in fibrillazzione hhahaha.
    Molto bella, brava
  • vincent corbo il 28/09/2010 11:33
    Non ho mai mangiato la coda, ma mi piacerebbe.
  • Anonimo il 28/09/2010 11:33
    una bella poesia.
    molto apprezzata...
    sempre brava
  • Aldo Riboldi il 28/09/2010 11:26
    Semplicemente fantastica! dobbiamo mangiare di meno, ma poi ci manca... l'ispirazione notturna!
    simpatica come sempre!
  • laura marchetti il 28/09/2010 11:01
    simpaticissima... mi piacerebbe averti come collega
  • Daniela Di Mattia il 28/09/2010 10:07
    Divertente!!!! peccato che a volte gli incubi sono indipendenti dalle indigestioni.
  • Ugo Mastrogiovanni il 28/09/2010 10:06
    Gli incubi di pancia piena non sono i peggiori! Molto simpatica.

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