Ci sono,
sono quasi alla fine del viaggio
e una tristezza mi pervade improvvisa,
in un cielo grigio senza tempo
ho aperto la gabbia ai miei sogni.
Dei viaggi è questo
che mi ha sempre spaventato,
la consapevolezza che dopo un inizio
esiste sempre una fine.
Osservo dal finestrino
la mia fermata,
è giunto il tempo di scendere,
l'autobus si allontana,
prosegue la sua corsa,
prendo il mio bagaglio di
lacrime e sorrisi,
fotografie di attimi
fermati dentro il cuore
e dentro la polvere di un sogno,
mi allontano nel tempo.