Una gelida luna spettrale
osserva silenziosa
la mia tavola imbandita
e vuota di ospiti.
Lacrime rosso scarlatto
scivolano dolenti
sulle guance
come cera che cola
da candelabri in ottone.
Lacrime rosso scarlatto
mi lacerano,
ma io rido
come quel pagliaccio
dal cuore infranto.
La desolazione
riempie d'aridità il mio petto.
Non so nemmeno se esisto.
Io esisto?
Esisto
nella mia solitudine interiore
dove corvi spennati
sorvolano sulla terra brulla.
Tic, tac,
il tempo passa
la vita sfugge
la bellezza si sgretola
e i giorni muoiono.
C'è dolore
solo, soltanto
dolore
nelle mie lacrime
rosso scarlatto.
Nel mio cielo
il sole tramonta
prima dell'alba.
Piango
di nascosto
lacrime rosso scarlatto.