Mi accompagnavi per mano
in questa foresta oscura piena di ostacoli
con una fiaccola
illuminandomi la strada,
facendomi credere che stavo altrove con gli altri
ma non sapevo che la fiaccola serviva per illuminare te.
Avevi nascosto un pugnale dietro i tuoi occhi
che in realtà ardevano di odio.
Mi accompagnavi per mano
per non farmi cadere,
ma poi sei stata tu a spingermi;
mentre cadevo ti guardavo
non capivo,
eri proprio tu che mi avevi spinta.
Ti stendevo la mano,
ti cercavo ancora,
vedevo ancora la luce della fiaccola
una scintilla mi illuminava ancora,
la stessa scintilla che mi ha permesso
di proseguire senza la tua mano
solo che quella fiaccola non apparteneva a te.
In quel lugubre sogno
che mi sdegnò la vita di allora
e che marchiò la mia anima
e ferito il mio cuore,
senza parlare te ne andavi e mi lasciavi da sola,
per sempre.
Altre mani mi furono tese
e nessuna di queste era la tua
anche se lo speravo.
Mai più cadrò
anche se tu non ci sarai più,
per sempre.