Se
fossi
bardo
di lino profumi e silenzi
forse potrei
T'Amo
inebriarmi
di Te
su di un ramo d'ulivo millenario
fra argentate foglie fiori celesti e nidi di colibrì
senza lacerare
in due
nel Tuo corpo di melograno
i Tuoi dolci semi rossi
per il mio piacere di re
non voglio più granate massacri di massa
vedermi in perenne fuga
ma sacro d'Amore
il riflesso vivente
di Te in me
dà già
fin d'ora
una sorridente primavera oro di miele d'api in eterni ronzii d'abbracci