Dolce è il tepore
nei vapurei effluvi
d'un attimo eterno;
eppur fui preda
d'un essere vermiforme
che mi dilaniava le palpebre,
con artigli
conficcati nelle carni,
ad osservare l'orrore
del suo muso di cane
che latrante dilaniava
viscere e ventre.
Il delirio dilaga
nelle menti mendicanti
di risposte inesistenti;
ed io,
io or sorrido
nel guardar il mio corpo
intonso,
trafitto da gioie
di realtà infinite.