Quante volte
ti sovviene l'ansia
di giorni che sfuggono,
di ore impervie affrontate,
di intenti lasciati indebolire
tra uno stupore
e l'inadeguatezza
del cuore
che non si riconosce
nelle espressioni apparse
distratte...
Quante volte
rimesti sensazioni
a trovare omogeneità
nell'impasto grumoso del vivere.
E ti sconforta
il dover pregare il destino
che poco dona
ma spesso toglie.. infine.
Così sembra
quel tuo camminare a tentoni,
affascinando approcci in avanti,
scacciando code di sbaragli
lasciati all'influenza
dell'indifferenza.
Quante volte
si è stati certi d'ogni sguardo
che in te cresceva d'amore.
E invece era fuggente attimo
incrociato, non tuo,
... e non sapevi,
non capivi,
e intestardivi pensieri
su storie rimuginate senza capo ne coda.
Quante volte hai sorriso di ciò.. piangendo la vita!