Seduto, e per amico
qualche goccio di whisky,
parlando con il fumo
dell'ennesima
ultima sigaretta.
I ricordi si confondono
nel bicchiere di carta
e la bocca impastata
a masticare quei dolci,
che di amaro riempiono
la mente ed il corpo.
Ed eventi sognati già troppo
mi prendon per mano
e mi portano
nell'Eden dei poveri,
nel cielo dei ricchi di spirito
che pochi conoscono,
nel mondo invisibile ai più.
Ed i gesti spontanei,
perché ormai consumati,
trascinano nel loro cammino,
nell'ebbrezza di dolci momenti,
i sensi creduti sopiti
ma invece ben vivi,
fin troppo,
nell'animo d'uomo.
E mi quieta l'orgasmo
Vissuto da solo,
e mi quieta quel sonno
discreto e strisciante
che in breve ha ragione
delle ultime forze.