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A marte

O possente dio se tu non esistessi
Quanti guai avresti risparmiato al mio cor
Perché quella che mi tradisce con scuri capelli folti
e occhi illuminati dalla luce ha gettato via il mio amor

Tu gli hai dato il nome, come una calda giornata di primavera
e io la vedo nei miei sogni entrar con violenza
e lasciar a me messaggi d'amor corposo non più consistenti della cera
al mio risveglio felicità mi coglie a rimirar quel viaggio finché la mente non si ferma e pensa

Antico poeta che miravi l'orizzonte
Dalla tua parte è la ragione,
La mente crea illusioni per ingannar l'umana fronte
Ed è la stessa ragion per cui al mio cuore chiedo perdon.

O a pensar a cosa poteva essere e non è stato!
E che così triste è il nostro fato.

 

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1 commenti:

  • Giorgio Davì il 07/11/2010 19:40
    Bravo, bella poesia.
    un po' antica in certi punti, e "umana fronte" fa un po' ridere. ma hai un bel lirismo