Fu quell'ultimo
suo dolore,
lo sentì
penetrare fino alle radici
squarciando l'essenza
della sua anima,
a mutarlo
nell'amorfa marmorea pietra,
difficile da scalfire.
Da allora guardò
con gli occhi di una pietra,
senza più lacrime,
senza più il cuore.
Spettatore impermutabile,
senza emozione,
osservava immobile
il bene ed il male,
il bello ed il brutto,
forte della sua corazza,
lontano con la mente
dall'ansia del vivere.
Ma un giorno, per caso,
un piccolo pettirosso,
lo scelse per cantare
la sua semplice, piccola felicità.
Si pentì amaramente
di non aver più le mani
per poterlo accarezzare
. E fu
quello struggersi
nel pentimento
a sgretolare
la sua roccia.
Si svegliò
al mattino,
indossando
ali di farfalla.