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Dodici notti in bianco

Fissai alla luce il tuo profilo,
perché potessi riprodurlo
nel vuoto della mia penombra.
Ogni volta che profetavi parola,
la tua beltà s'accendeva
e la mia bruttezza s'ingigantiva.
Tolsi il sonno ai miei occhi,
duramente allenai le dita,
un bel vestito, dovevo farti.
Una morbida stoffa scelsi,
ché non ostacolasse i tuoi menti,
ti coprisse le grazie,
ma che lasciasse trasparire il cuore.
"Non sei un sarto! Sei uno che
appiccica i pezzi di stoffa!"
Che vergogna, di fronte a tali accuse,
e se fosse invidia?

 

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0 recensioni:

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12 commenti:

  • Anonimo il 18/11/2010 23:38
    Complimenti per quest splendida immagine... solo 5 stelle
  • Anonimo il 17/11/2010 20:26
    "la tua beltà s'accendeva e la mia bruttezza s'ingigantiva" è un verso che mi piace, ovviamente non per il prestigio poetico - sono altri i versi belli di questo scritto - ma perchè mi dà uno spaccato interessante di un mondo maschile che reputo sano: un uomo che si compiace della bellezza della propria donna e consapevolmente non ne vede in sè. Ciò che trovo insopportabile in uomo è la vanità, l'autocompiacimento per il proprio aspetto che tante volte lo mette addirittura in competizione con la propria donna: "sono più curato di te, sono più in linea di te, profumo più di te, sono più elegante di te"... sarà che sono attorniata da uomini vanitosi, sarà che provo un sano disgusto per tutto ciò, ma l'ultima frase del mio scritto, che hai commentato, nasce proprio da ciò: un uomo che sia uomo e una donna che sia donna (poco conta che si appartengano ).
    Miranda
  • Dolce Sorriso il 09/11/2010 12:35
    grazie di donarci sempre una riflessione... mi piace il tuo scrivere, il tuo sentire
    con anima e corpo...
    smackkk
  • Fabio Mancini il 08/11/2010 12:01
    La tredicesima notte, ho dormito. Un bacio, Elisa, che ti riporti in vita... Fabio.
  • ELISA DURANTE il 08/11/2010 10:27
    E la dodicesima notte...
  • laura marchetti il 07/11/2010 09:26
    sei un Valentino dell'amore... il tuo stile è inconfondibile e unico
  • Daniela Di Mattia il 06/11/2010 18:50
    Dovvero splendide metafore
  • Giacomo Scimonelli il 06/11/2010 18:48
    bravissimo...
  • loretta margherita citarei il 06/11/2010 17:44
    profondissima riflessione va riletta con attenzione per capire le metafore, ottima amico mio.
  • mariacarmela cortese il 06/11/2010 15:30
    Non solo si tratta di invidia, ma anche e più certamente di un senso di inadeguatezza personale, quel sentirsi piccoli di fronte a chi si ama incondizionatamente. È il tuo sentirti più brutto man mano che vedi in lei crescere la sua bellezza. Incolla, incolla ancora le tue pezze che nel lavoro certosino è nascosto il segreto delle grandi opere!
  • Elisabetta Fabrini il 06/11/2010 13:12
    Molto bella... fa riflettere!
  • anna marinelli il 06/11/2010 12:38
    È senza dubbio invidia mio caro amico... un testo introspettivo che mi ha lasciata stupefatta!

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