username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Venere muliebre

Una carezza a te venere muliebre
quando dal ventre tornito
sviscererai il tuo sangue.

lo chiamerai Cupido l'amor tuo!
O disconoscerai anche il tuo seme!
Lo lascerai alla ruota o all'immondizia!

Portalo insieme a te non lo lasciare,
i lupi aspetteranno invano un pasto
e non lo azzanneranno nella gola.

Guardalo fisso e infondigli la guerra
perché la pace non ha genesi d'uomo.

 

0
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • Sandra Checcarelli il 01/05/2011 11:57
    Che dire Bella! Veramente bella... sembra ritornare ad un tempo passato... Bravo!
  • ELISA DURANTE il 09/11/2010 09:40
    Senza nulla togliere al tuo messaggio poetico, fondato su una teoria di cui sarebbe interessante discutere, dico solo che, condizionata dai miei studi classici, preferisco la Venere "gioia degli uomini e degli dei, madre della vita" invocata da Lucrezio nel proemio del <De rerum natura>: mi piace vederla come pacificatrice poichè, usando le parole del Poeta, "alle dure attività della guerra presiede Marte potente per armi, che spesso si abbandona sul tuo grembo, vinto da un'inguaribile ferita d'amore... E tu, Dea, protesa su di lui che giace sul tuo corpo sacro, effondi dalle tue labbra dolci parole invocando, o gloriosa, una pace serena..."
    Insomma, una specie di "facciamo l'amore non facciamo la guerra" d'età augustea!
  • gustavo tempesta il 09/11/2010 01:22
    A parte l'errore dovuto a disattenzione nel battere i tasti, il senso della poesia a me pare di averlo espresso bene. Quando si mette al mondo un figlio si condiziona inevitabilmente con le proprie convinzioni. La pace non è geneticamente propria dell'essere umano, è una mutualistica condizione. La vera natura dell'uomo è l'essere guerrafondaio per dimostrare la supremazia del proprio Ego.
  • loretta margherita citarei il 08/11/2010 20:23
    il cubito se non erro viene da cubitum, che era una misura di lunghezza più comune nell'antichità, apprezzata molto
  • Elia Paglia il 08/11/2010 14:52
    concordo con Elisa... il concetto non si è capito di questa poesia...????
  • ELISA DURANTE il 08/11/2010 11:46
    Cubìto?????? Non afferro...

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0