Sbuccio la città
e mastico
i suoi fantasmi
tra grottesche fontane,
gemme sul silenzio.
Dall'edera,
sipario di gatte,
si impone ai rumori
il tacito respiro dell'Eterna
rivoluzioni murate
sfiatano da antiche crepe
e infiammano
statue imbavagliate
e schioccano i secoli
al mio passo
coprendo l'iridescenza
del sanpietrino.