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Invisibili

Dissipa lo sguardo, la luce lo cattura
Devota solitudine
solo con lei ti puoi ancora rivelare
La stanza ti abbraccia
troppa penuria ti vuol sentenziare
I colori, ormai confusi,
hanno perso il sapere del tempo
ma non il tuo tempo, perpetuo,
nella tua mente, nel tuo alito vitale
Trattieni, i tuoi ricordi, con dolce bramosia
perché gli altri non possano vedere
perché taluno, ti han detto, vuole portarteli via
Ed è così che incedi ancora il tuo sentiero
Ed è così che riesci ancora a tollerarne l'oscuro tragitto
Il tuo viaggio sta finendo,
la tua forza sta sfumando
ed ecco che ti chiudi, lasciandoti cadere,
lasciandoti cullare
Il buio s'avvicina
la luce, mai più sarà regina
Quali lacrime scalderanno il tuo giardino?
Esigui fiori scorsi all'imbrunire
non vidi pianti
ma solo effimeri rimpianti

 

l'autore Monia Ghesini ha riportato queste note sull'opera

Quest'opera è dedicata a loro, a chi viene ormai dimenticato nelle case di riposo.
Ho avuto modo di poter sentire la loro voce e così ho scritto provando a vedere con i loro occhi ed il loro cuore


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4 commenti:

  • Maria Rosa Cugudda il 23/11/2010 23:56
    poesia apprezzata molto per la tematica e lo stile!
  • - Giama - il 22/11/2010 23:26
    Poesia scritta con molta sensibilità e delicatezza... e bussa alla porta del cuore!
    bravissima!
    ciao Gia
  • Anonimo il 22/11/2010 20:07
    una poesia che mi ha conquistato...
    davvero molto bella
  • Giacomo Scimonelli il 22/11/2010 19:52
    la luce... mai più sarà regina.. versi intensi... profondi e scritti con grande maestria poetica... complimenti

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