Sono nata in una mezzanotte di neve,
al limite tra un giorno che muore e un altro che sorge,
mentre le campane dettavano al cielo
il confine della luna tra le stelle,
confine tra l'apatia e la follia,
confine che segna da allora,
il mio percorso:
vivo nella notte più chiara
o nel mattino più buio,
dormo senza sognare
o mi nutro di solo pensiero,
mi distendo con le scarpe ai piedi
o corro scalza tra le pozzanghere...
sempre su un filo di seta, in bilico,
come ferma davanti ad un cancello
e non sapere mai
se devo entrare
o andare via.