E venne, travestito da estate
Nelle luci di una sera dove incontri le fate
Bussando e rigando le nostre finestre
Ma noi non aprimmo e si prese le teste
Lo ritrovammo tra le mani tremanti
Tentavamo di sfuggirgli come teneri amanti
Fredda la sera, freddi i pensieri, ricordi di ieri non vivono più
Vuota la strada, muore Demetra e resti solo tu
E venne, assassino di astri
A colorar di nero i nostri vespri rossastri
Lasciando la scena a vite artificiali
Culla perfetta per tutti questi mali
Né forma né odore assumon le parole
Di angoscia e dolore di altrui persone
Fredda la sera, freddi i pensieri, ricordi di ieri non vivono più
Vuota la strada, muore Demetra e resti solo tu
E venne, trovandoci impreparati
Eravamo così forti, eppure guardaci sgretolati
Cadevamo pian piano e si mangiava cosa eravamo
E adesso dimmelo tu, dimmelo tu quello che siamo
Sai quello che nasce poi a suo tempo muore
Ma in questo tempo cosa nasce? Si muore
Fredda la sera, freddi i pensieri, ricordi di ieri non vivono più
Vuota la strada, muore Demetra e resti solo tu
E venne, ed andò via
Come se nessuno lo avesse notato
Come un bambino in un discorso da adulti
Come nei bei momenti, si tralasciano i brutti
Ma nuova vita, nuovo amore forse era già sbocciato
Nell'arco del tempo, del tempo che poi è durato
O forse fin quando torni, a congelare ciò che è cambiato
Perché se ci pensi davvero, in fondo, non se n'è mai andato