Sussurrato al vuoto
poi accarezzato
con mani timide e fragili
e stretto forte
al cuore, all'anima
ti scioglie leggero nell'aria
mentre ruba la luce del tuo spirito
il tesoro dei tuoi occhi lucidi
che tremanti stan lì a guardarlo
e la fiamma angelica del tuo buio
flebile vola via.
E chiede di unirsi a lui
nel suo soffio ignoto
nel suo baratro di luce,
dove il rumore si affievolisce
e risuona debole e dolce
nei miei passi e nei miei pensieri
che riecheggiano
credendo ancora di volare,
mentre schiacciano tristi la terra toccando.