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Il pensiero realtà

Un sole lieve come mani di seta si avvicina per capire,
si prostra al mondo e ansima alla sera quando tutti i nostri occhi
piccole luci senza volto si accasciano e cambiano colore.
Nel limbo della storia qualcuno a perso tempo
non c'è più calma, ne fuochi per sognare,
in questo eterno senza giorno,
siamo ladri senza gloria nelle vene.

Una lenta processione di giullari con il cuore in mano
sta arrivando dal confine,
sono scappati da qualche sorriso,
hanno atteso tanto la libertà e ora piangono la loro prigione.
Ma cosa è nascosto al confine della terra,
cosa potrebbe mai esserci in quel cielo viola
di così abbagliante da far muovere le notti?
Ed ora che il cammino e ripreso di giullari neanche l'ombra,
sotto un albero un cieco punta il dito verso il sole,
negli abissi una stella sta cantando alla luna,
una foglia nel vento si tramuta in gabbiano
qualcuno in un letto sta sognando la vita.

Nulla di male nel sognare,
ma c'è qualcuno che sta camminando troppo lento sul quel filo,
cerca se stesso in un bene comune che la spiritualità dovrebbe incitare.
E se il vento smettesse di soffiare?
Quante viole appassirebbero nel prato,
ma dal nulla non nascono risposte,
ed il vento sta cantando questa notte.

Oh piccolo angelo del declino
incatenati in un tempio di metallo
dov'è l'oro che plasmava le mie infamie?
L'abbiam gettato infondo al mare
domani lascerò il mio corpo in qualche cella
andrò a cercarmi in qualche fiume
chissà che non riesca prima che arrivi al mare
a veder la mia coscienza salvata dal reale.

Di cosa dovrebbe aver paura la mia mente
se non del vivere senza vivere,
non ho più tempo, non ne ho mai avuto,
la gioia mi applaude e mi bacia sul cuore.

 

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