Sono stata cattiva, volevo una bambola,
poi l'ho gettata: non m'osservavi,
eppur me l'hai data per farmi giocare.
Ho fatto i capricci per farmi guardare,
ma subito dopo hai voltato la testa,
un giro di passi ed eccola andata
l'età dei capricci era passata.
Disperata, incompresa, ho puntato i piedi,
ho pianto forte ed ho chiesto aiuto,
ma solo un abbraccio ho ottenuto
e forse di comodo con false promesse.
Ti ho urlato, ti ho redarguito,
forse ti ho offeso, ti ho ferito,
ma il tuo annuire, quel muto sorriso
mi faceva soffrire, quasi impazzire.
La tua presenza: esibizione d'indifferenza,
ultimo insulto nei miei confronti.
Dato il tempo trascorso,
alla resa dei conti m'assale il rimorso,
veramente rancore
o è stato un errore di giovinezza?
Non credo, era amore.