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Teoria del riuscire

Qui di seguito vi voglio riportare
un concetto che ho letto non so dove,
pensatene quello che vi pare
è uno scherzo senza controprove.

Se per riacquistare il riacquistato
ho dovuto prima perdere il perduto,
e per conquistare il conseguito
ho dovuto sopportare il sopportato;
se per ritrovarmi innamorato
mi hanno maltrattato e poi ferito,
ho ben sofferto tutto il sofferto
e ho ben pianto quasi tutto il pianto.
Quindi dopo tutto ho dimostrato
che non si gode bene del goduto
se non dopo averlo prima tollerato
Sono certo poi d'aver capito
che il verde dell'albero e il fiorito
vive di ciò che in terra è seppellito.

 

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0 recensioni:

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34 commenti:

  • Anonimo il 07/02/2011 23:18
    una chiusa davvero bellissima. grandi versi di verità
  • salvo ragonesi il 04/02/2011 18:40
    caro Amico mio è proprio la semplice verità. vivere di ciò che in terra è seppellito bellissima salvo
  • Anonimo il 03/02/2011 10:06
    Bellissima Ugo.
  • giuliano cimino il 16/01/2011 16:36
    ci si deve perdere per ritrovarsi... così con l'amore con tutto, un abbraccio maestro complimenti!
  • tania rybak il 10/01/2011 14:31
    se il chicco di grano non muore, rimane solo, se invece muore produce molto frutto... dal vangelo
  • Giacomo Scimonelli il 06/01/2011 12:21
    prima di godere del goduto... si devono versare lacrime e lacrime... solo dopo aver conosciuto il vero dolore forse si può essere veramente felici.. io ho interpretato così i tuoi versi amico mio... non so se è esatta la mia interpretazione... eventualmente pazienza... ma il bello delle poesie è anche questo.. vedere le varie interpretazioni che ognuno può dare... complimenti
  • Antonio Pani il 05/01/2011 21:04
    Scritto che invita a riflettere; un distillato di "filosofica esperienza". Mi è piaciuta. A rileggersi, ciao.
  • silvia ragazzoni il 05/01/2011 14:25
    bellissima.. sopratutto come chiude!
  • Don Pompeo Mongiello il 01/01/2011 15:32
    Rompicapo e pur piaciuta, nella sua musicalità, contesto e stile, per non parlar di raffinatezza.
  • Nicola Lo Conte il 30/12/2010 18:55
    "Sono certo poi d'aver capito
    che il verde dell'albero e il fiorito
    vive di ciò che in terra è seppellito."

    Chiusa perfetta e saggia!


  • tania rybak il 30/12/2010 18:11
  • Anonimo il 26/12/2010 08:56
    Bravo Ugo!...
  • IGNAZIO AMICO il 25/12/2010 10:00
    Poesia originale, dal concetto profondo; riflessioni sagge e veritiere; velata autoironia che ne accentua l'interesse. L'Autore, verso cui ho grande ammirazione, dice tanto con poche parole, in un magnifico ed efficace giuoco di contrapposizioni, di antitesi, di apparenti paradossi. Chapeau al decano del nostro sito! Buone feste, Ugo, e che la musa ti ispiri sempre mirabilia di questo genere.
  • Rosarita De Martino il 17/12/2010 07:33
    La tua poesia invita a riflettere sul perché dell'esistenza e sul come dobbiamo affrontarla giorno per giorno. Con rinnovata simpatia. Rosarita
  • Giuseppe ABBAMONTE il 15/12/2010 19:06
    Complimenti Ugo
    è una composizione davvero incisiva e conseguenziale nel suo essere paradossale. Occorre perdere per ritrovare e soffrice per ritrovare la felicità. Cosa c'è di più vero...
    Posso proporti la lettura di una mia vecchia composizione? Si intitola "Il Contrario". Mi pare dica, anche se con sfumature differenti, cose non molto diverse da quelle che affermi tu. Che, ovviamente, condivido in pieno.
    A presto rileggerci
    Giuseppe
  • Anthony Black il 12/12/2010 19:32
    Qui, l'autore si stacca per un istante dallo stereotipo classico della poesia, sebbene io abbia una concezione di poesia molto più grande( di fatti quest'opera, per me, lo è in tutto e per tutto.).

    Ugo propone in modo originale, non pesante e decisamente scorrevole, un concetto importantissimo, di quelli che ti lasciano meditare per ore. È chiaro, conciso, e dietro le righe forse, si cela quel che per lui è una visione di vita, dettata anche dall'esperienza in certi aspetti (Ho dovuto, Ho ben sofferto..)

    Infine, mi rallegro e mi compiaccio di quell'eccezionale frase finale.
    "che il verde dell'albero e il fiorito
    vive di ciò che in terra è seppellito."

    E qui, ciascuno tragga quanto deve.
  • vincenzo rubino il 11/12/2010 12:03
    la rileggo più volte ... ecco ora ci sono, sempre un piacere leggere ciò che scrivi. a presto.
  • Giusy Lupi il 11/12/2010 11:59
    Grazie Ugo, mi hai donato una leggera serenità con questi tuoi versi speciali...
    Sono certo poi d'aver capito
    che il verde dell'albero e il fiorito
    vive di ciò che in terra è seppellito...
    Sei un grande Maestro, non bastano 5 stelle, ma disponiamo solo di quelle...
    Metto questo capolavoro nei miei preferiti.
    Un saluto affettuoso, buon fine settimana.
    Giusy
  • ELISA DURANTE il 09/12/2010 18:47
    Mai banali le tue poesie: questa ti trascina in una serie di ragionamenti che dall'esperienza singola, personale, giungono all'economia armoniosa della Vita.
  • laura marchetti il 06/12/2010 21:24
    una magnifica poesia che insegna a vivere... non ho la capacità tua unica di commentatore, ti dico umilmente BELLISSIMA!
  • Anonimo il 05/12/2010 09:22
    dalla nascita viene caricato un orologio che gestisce il tempo, poi ad ogni individuo viene lasciato la libera gestione ed amministrazione, battiti che rallentano e che velocizzano, momenti che fermano il tempo con amarezze e momenti che svaniscono velocemente e che fanno guardare quanta carica abbiamo consumato, molte volte nasce la disperazione e per alcuni, la carica si spegne con grandissima velocità , senza neanche assaporare le gioie, per altri la carica si esaudisce lentamente, sta solo a cogliere i momenti più belli e viverli con amore e serenità. buona Domenica Ugo, una grandissima riflessione la tua poesia ciao Salvatore.
  • loretta margherita citarei il 04/12/2010 21:00
    la tua splendida saggezza si rivela in questi tuoi versi
  • vincent corbo il 04/12/2010 16:16
    Sembra un bellissimo rompicapo, una forma gradevole e originale.
  • Simone Scienza il 04/12/2010 16:00
    Questa mela porto tra i preferiti
    e la gusto fino all'ultimo morso
    del torso

    SPETTACOLO
  • nunzia viola il 04/12/2010 15:10
    è musica!!
  • claudia pinheiro montenegro il 04/12/2010 14:46
    Ciao Ugo,

    pensando na Palavra de Deus que nos ensina
    que a contaminação do homem se dá pelo que da boca sai*
    eu aprendo com Jesus que devemos cobrir
    com o amor e perdão que Ele há de suprir

    *Matteo 15:11


    Jesus abençoe a família,
    grande abraço
    claudia
  • rea pasquale il 04/12/2010 14:35
    particolare, bella e vera.
    Un saluto
  • - Giama - il 04/12/2010 14:25
    A me viene in mente il moto armonico del ciclo
    da cui tutto ha origine e da cui nulla ha fine
    e dal quale nulla ha origine e tutto ha fine...

    grande come sempre!

    ... grazie carissimo Ugo per questa perla che ci hai voluto trasmettere!

    ciao gia
  • Maurizio Cortese il 04/12/2010 13:34
    Ugo Mastrogiovanni dimostra anche qui la sua padronanza della lingua italiana, regalandoci un cammeo di sapienziali immagini.
  • Anonimo il 04/12/2010 13:25
    Bei pensieri paradossali; quel che è fiorito e sta in alto vive di ciò che sta inbasso e fiorito non è.
  • enrico casciani il 04/12/2010 12:18
    bello il gioco di penna (per riprendere un concetto già espresso) e il finale è di gran tocco
  • Giuseppe Amato il 04/12/2010 11:15
    giochi di penna e di rima per fotografare una "teoria" molto sperimentata... il vivere che come ogni cosa ci lascia delusioni e squarci di sereno... poesia musicalmente "andante e spedita" quasi un alegretto ma non troppo. Partecipo
  • karen tognini il 04/12/2010 11:10
    bellissima... Sono certo poi d'aver capito
    che il verde dell'albero e il fiorito
    vive di ciò che in terra è seppellito.


    grande poesia...
    k
  • Vincenzo Capitanucci il 04/12/2010 10:55
    Il bene è il fiorito... e nasce da radici di luce...

    Bellissima Ugo.. ho dovuto perdere tutto.. per riacquistare il riacquistato... e ritrovarmi gaudente nell'innamorato...

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