Correva l'anno 1223, Francesco
d'Assisi poverello,
ospite al desco
del Cardinal Leone si trovava
e pur se fuori
tempo di neve il ciel prospettava,
desiderio di partir lo tormentava
preso da rimorsi il suo cuore, pensava
ai suoi frati sparsi nel mondo a predicare
soffrendo grossi disagi
mentre lui nel lusso osava riposare.
Nonostante il freddo ed il gelo, s'avviò
sereno per la maestra strada,
verso Fontecolombo camminò.
Strada facendo, lungo il cammino
andava pensando
sempre all'imminente Natale
a come poterlo festeggiare
memore di antichi ricordi
di quando a Betlemme
ospite di re Saladino
il luogo della Natività visitò .
Giunse a Rieti molto tardi,
pur se molto affaticato,
il caro amico Giovanni
che l'aveva ospitato,
lo convinse a farsi dare,
per trascorrere in armonia
e fratellanza il Sacro Evento
la grotta posta sull'eremo del monte.
Lì una greppia fece preparare
con fieno fresco adornare
per poter riprodurre
di Betlemme la stalla.
La notizia subito si sparse
nei dintorni
folla numerosa accorse
con fiaccole e ceri
luce di stella
illuminava i sentieri
inni e canti di gioia
d' osanna e gloria
si sparsero nella valle.
Santo Francesco volle
la Santa messa celebrare
e quando in letizia di cuore
il Sacro Bimbo si mise a lodare
dicendo che era nato l'Amore
invitando tutti a vivere
la grazia del divino,
il miracolo avvenne.
Il piccolo Gesù Bambino
vivo e reale divenne
sorrise all'umile frate
con le manine, tutti
i presenti iniziò a benedire.