Avrei bisogno di sanguinare
e le mie voci cadrebbero
in un gocciolio continuo
a formare parole
che solo in quella voragine profonda
aggrovigliata in me
assonnate riposano.
Impronunciabili suoni.
Non feriscono.
Se non trattenuti.
Son lì, in superficie,
intrappolati sotto la pelle indurita
da sguardi dolenti.
Quanto tremano di desiderio
quanto voraci divorano
per esplodere con veemenza come melodie inarticolate
silenziose canzoni di un ardente brivido.