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Incubo

Sentì così l' angoscia del vuoto,
al cuor mio stringere a soffocare,
sentì del parlar il sol rumore,
parole schiette d'animo falso e crudele,
non seppi onde fissare,
limitata a un orizzonte assente,
non seppi più reagire,
indotta a palesi conclusioni,
senza di scampo alcuna via,
non volli più essere,
il senso d' esistenza pareva ignoto,
non volli più intendere,
ferita dalla eccessiva semplicità del mondo,
smisi di contorcere i miei pensieri,
non volli, ma cadde una lacrima...
Fu della mia vita il peggior degli incubi...

 

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2 commenti:

  • Aedo il 14/12/2010 23:23
    Una poesia che incide nella sensibilità con le sue forti immagini.
    Ignazio
  • laura marchetti il 14/12/2010 20:59
    NON CI SI RASSEGNA DI FRONTE A UN TRADIMENTO SOPRATTUTTO SE GIUNGE DA CHI MENO TE L'ASPETTI