Giocavamo a nascondino,
la luna arrogante
e presuntuosa,
illuminava i nostri baci
fatti di giochi stellari.
Erano meravigliosi giorni,
scippati alle favole,
erano belle le tue corse,
le tue tenere cadute,
quando ti sbucciavi le gambe,
ed io tremante le fasciavo,
per poi sentire il delicato.
Erano intensi i nostri occhi,
sguardi intrecciati
erano ballerini di tango,
in pieno e intenso amore.
Le lucciole estive
del mese di giugno,
ci indicavano i luoghi
dove poterci distendere,
e nella loro luce pulsante,
ci disegnavano un recinto,
per avvisare i passanti
che vi erano lavori in corso.