dapoco
si è rimboccato la coltre notturna, il crepuscolo
e
già la Bianca Signora fa capolino fra accenni autunnali
in compagnia di qualche rimasuglio luminescente di mondi lontani
la ramata chioma e, il lieve respiro tuo
lievemente abbandonati sul cuscino
io
armato di penna e sentimento per la tua essenza
m'appresto
Fioca luce ha la candela della speranza
scucire e ricucire con il filo rosso dell'amore
un improbabile tessuto comprato da Messer Fato
refoli algidi bussano fra i legni martoriati dal tempo
e s'insinuano prepotenti tra le fessure
crepitio di fiocchi multiformi velano i vetri
inesorabilmente
la lancette del tempo ridiscendono
ma ho quasi finito, giuro
Sì che, quando il primo bruzzolo
ti sveglierà
io sarò lì, pronto per farti indossare il mio vestito
di baci