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Vento e foglie

Foglia mia
staccati dai miei rami e percorri
la vita che io non vedrò mai.
Unico moto che ti rendo è la scintilla
che ebbi all'atto di veder la prima luce
ed il vento non mio né altrui,
vento immotivato, ti scioglie contro
l'alito che è sempre motivo di eterno e vita.
Non ho altro da donarti
e non ho modo di chiederti
di tornare a raccontarmi,
a descrivermi.
Solo voglio chiederti,
quando dolore piangerai
e gioia urlerai,
di farlo il più forte possibile
in modo che io,
aguzzato l'orecchio e tesa la pelle tutta,
potrò udire la lontana eco di un'emozione
e viverne almeno un attimo
per quel che è giusto,
anche se forse non lo è per niente,
non lo è più,
non più per me.

 

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5 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 09/03/2012 17:31
    Molto "commoventi" i versi finali che sprigionano una debole e fioca tristezza.
  • giovanna raisso il 18/01/2011 00:50
    e come "sdoganiamo " noi Monica...
  • Anonimo il 17/01/2011 10:06
    Posso contribuire allo "sdoganamento"?
    Entra nell'anima e ci rimane.
    Applausi.
    Monica
  • Giovanni Bart il 16/01/2011 09:34
    Grazie Giovanna.
    Questo scritto è, si, molto sentito ma fa parte di quelli "razionali" e non legati ad una sorta di "flusso di coscienza" e pensavo che questo fosse un motivo di poca attenzione. Finalmente tu lo sdogani!
  • giovanna raisso il 15/01/2011 15:37
    lette tutte.. e mi meraviglia che questa, che ritengo la più sentita, non abbia suscitato commenti..
    "foglia mia" staccati.. non ti dono nè ti chiedo.. ti lascio al "vento".. grida le tue emozioni..
    è bellissima

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